Statua dell’Immacolata

Gaspare Mastro, processione dell’Immacolata

Giuseppe Picano                           

(Napoli, doc. 1767-1825)

Immacolata, 1783

Legno scolpito, dipinto e dorato, occhi di vetro;

cm. 175

Grottaglie (TA)

Oratorio della Confraternita del SS. Sacramento.

 

La paternità dell’opera è stata assegnata allo scultore napoletano Giuseppe Picano, a seguito del rinvenimento di un documento pubblicato dalla Pasculli Ferrara nel catalogo della mostra “Confraternite, arte e devozione in Puglia del Quattrocento al Settecento”.

La fonte rivela che la statua dell’Immacolata Concezione del Sacramento, mediante il principe di Cursi, duca di Grottaglie, al noto artista della statuaria lignea napoletana.

Giuseppe Picano, allievo del Sanmartino, evidenzia talento e sensibilità nelle sculture sacre, eseguite a Napoli: si segnalano S. Giuseppe col Bambino del 1771 nella Chiesa di S. Agostino alla Zecca e le sculture in marmo e stucco del 1781 nell’Annunziata.

Nel pregevole  modellato dell’Immacolata di Grottaglie, scolpito in sintonia con le teorie artistiche rococò, l’artista esplicita note di palpitante bellezza e arcadica grazia: l’Immacolata, avvolta da un ampio mantello svolazzante, è rappresentata su una nuvola con due teste di cherubini alati, mentre calpesta con il piede sinistro il serpente e la falce di luna.

Il recente restauro ha riscoperto l’elegante policromia e la raffinata decorazione rococò della veste e del drappo sulla testa; l’ideazione del ricco decoro vegetale e floreale, finemente stilizzato, intrecciato a fasce e nastri d’oro e d’argento, riscontra una conoscenza dell’arte serica napoletana, in particolare dei leziosi broccati coevi.

La composizione ariosa propone tendenze in linea con il linguaggio pittorico del De Mura, miste ad interpretazioni dei moduli dell’arte sanmartiana.