Ceramica Caffè per Buongiono Ceramica 2017
Chiudete gli occhi e ascoltate attentamente.
Ceramica Caffè per noi è tradizione e gusto.
Chiudete gli occhi e ascoltate attentamente.
Ceramica Caffè per noi è tradizione e gusto.
Ancora una volta ci siamo dedicati alla forma più comune 2.0 di interazione sociale: la videointervista.
Con il Liceo Moscati, abbiamo lanciato moltissimi progetti con questa tipologia di azione.
Anche in queto caso, gli studenti si sono dedicati totalmente a scoprire quale fosse la pietanza tipica nella tradizione grottagliese: l’agnello con le patate e “li lampasciune” (sig: il lampascione o lampagione, detto anche cipolla canina, cipollaccia turchina, cipollaccio col fiocco o giacinto dal pennacchio, è una pianta erbacea della famiglia delle Liliaceae, diffusa nelle regioni mediterranee).
Il risultato è esilerante!
Spesso siamo soliti definire, i giovani che scelgono di andare via, come chi: “Scappa via dalla realtà locale”.
Alcuni di loro, consapevoli di affrontare le difficoltà che gli hanno spinti ‘fuori le mura’, scelgono di tornare.
Il video racconta una Grottaglie diversa.
Anche se alcune foto sono state scelte dal Web (maggiore canale di comunicazione) rappresentano pienamente lo stupore, misto a meraviglia, per come sia cambiata Grottaglie e di quanto fermento culturale c’è. Non potevano mancare le nostre Gravine, con brevi riprese fatte sul posto.
Ringraziamo l’autore del video per aver creato un focus sul nostro paese.
Guarda il video della passeggiata in bicicletta a Pasca tlì Palòmme 2017.
In collaborazione con Grottaglie Bike.
Grazie a Salvatore Centoneze ph, per la creazione del video.
Con l’alternanza scuola-lavoro, tra Pro Loco Grottaglie e Liceo Moscati, abbiamo intervistato ‘mescia’ Teresa Quaranta per conoscere insieme l’antico mestiere.
Chi era la ‘mescia’?
Spesso erano donne che si guadagnavano da vivere, insegnando un mestiere e aveva cura dei bambini. I bambini erano molti, come sentiremo nell’intervista, si arrivva a 40 e più. I piccoli venivano riuniti in casa, oppure, nella ‘nchioscia (vicolo chiuso); a loro volta seduti sulla piccola sedia (se benestanti), su un piccolo banchetto (se meno ricchi). Dopo una mattina, spesos impegnata in piccoli turcchi per calmare i bambini, per interessarli, a mezzogiorno si mangiava il piccolo pasto lasciato dalla mamma alla ‘mescia’. Poteva essere frutta, pane fatto inc asa, con l’olio o il burro, con i pomodori. Il lavoro non finiva con l’arrivo della sera, quando doveva preparare la cena per propria famiglia e sistemare la casa.
Grazie ‘mescia’ Teresa, per averci ospitati nella tua casa e per aver raccontato un’esperienza così importante.