Articoli

VENDITA DEI LIBRI LOCALI PRESSO LA PRO LOCO DI GROTTAGLIE

Assemblea comunale con le associazioni

 

Ieri, 22 marzo presso la Sala Consiliare del Comune di Grottaglie, si è svolta un’assemblea tra le associazioni culturali attive sul territorio. L’obiettivo di tale riunione è quello di attuare delle azioni di valorizzazione del territorio in ambito turistico, culturale e gastronomico. In tale sede si ha avuto modo, anche, di rilevare le nuove attività ricettive e i ristoranti. Si è discusso, non solo sui problemi relativi alla difficoltà di destagionalizzare il turismo, ma di realizzare dei punti di forza che permettono di vendere un servizio turistico al di fuori dei mesi estivi.
Il punto vivo dell’assemblea è il Parco della Civiltà: esso sarà realizzato tra il Municipio e il Cinema Vittoria; il progetto prevede strutture murarie, quattro aree verdi, parcheggio pubblico e il giardino botanico.

Scoprendo Paolo Finoglio

“Paolo Domenico Finoglia nasce ad Orta d’Atella (Napoli) nel 1590, ebbe una formazione napoletana sotto la direzione di Battistello Caracciolo”. Così comincia la biografia dell’artista dal biografo contemporaneo Bernardo De Dominici*. In realtà i recenti documenti d’archivio e le opere stesse hanno dato l’opportunità agli storici d’arte di  apprendere che l’artista in realtà non si fosse mai firmato con nome Finoglia ma Finoglio o, nella moda del tempo, col cognome latinizzato <<Finolius>>. Paolo ha lavorato presso la Certosa di San Martino realizzando le lunette e la Sala Capitolare di medesima Certosa, si ipotizza che l’artista abbia conosciuto, durante il suo soggiorno napoletano fra il 1606 e il 1610, Caravaggio apprendendo da quest’ultimo le novità artistiche**.
Finoglio si sposerà con una nobildonna Lecce, tale Rosa Lolli, e insieme all’atto di matrimonio viene testimoniata il battesimo di uno dei due figli nel 1619. Esso avrà committenze tra Napoli e Conversano, proprio a Conversano il maggiore committente saranno gli Acquaviva d’Aragona***. Non si hanno certezza su come l’opera oggi presente all’interno della chiesa del Carmine, attribuita a Paolo Finoglio e bottega, sia finita proprio a Grottaglie.
Ed è proprio all’interno della chiesa su citata che troviamo un’opera del pittore di formazione napoletana; l’opera presente è Apparizione della Vergine col Bambino a sGaetano****.
Il titolo presenta il nome del Santo (Gaetano), molto caro ai napoletani e a Napoli stessa, numerosi storici d’arte si dibattono sul perché questa opera sia presente nella nostra cittadina, una delle più plausibili è che essa era destinata a una chiesa napoletana ma che Paolo, durante il suo soggiorno in Puglia, lo abbia donato o lasciato a una Confraternita.

*De Dominici 1742-45, III, pp. 115-116.
**P. L. de Castris, “Il giovane Finoglio” in “Paolo Finoglio e il suo tempo”, Electa Napoli p.33.
***M. D’Elia, “Paolo Finoglio a Conversano: la committenza Acquaviva” in “Paolo Finoglio e il suo tempo”, Electa Napoli p. 53.
**** http://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-finoglio_(Dizionario-Biografico)/

La Brocca (the Pitcher)

The “Brocca” is a word indicating a pitcher. It belongs to the “white  stones” category and also to the ”secret objects” because inside the edge there is a hidden tunnel which finishes on the beak. This pitcher is also known as “Srulu”. On the edge there are 12 little round shaped buttons since they haven’t any real function. In order to properly drink you need to seal the inner borehole and inhale from beak. We can notice a floral pattern with holes and it would be used as a container of liquids (water, wine, etc..).  Probably  it was invented and used in the XIX century. On the pitcher were usually painted or a carved grape to indicate the liquid contained in the pitcher. It’s important to remember that the grape is a simbol of Apulia.

Written by:

Mameli Aurora                                                                                                                                                                        Prete Chiara                                                                                                                                                                                    Vampo Francesco

Lu Pumo (el pumo)

La palabra “Pumo” proviene del latín “pomum” que significa “fruto” y se relaciona con la diosa “Pomona” (Diosa romana de los frutos). El pumo tiene un mensaje de auspicio (símbolo de prosperidad, fecundidad ,castidad, inmortalidad y resurrección). Es una flor rodeado por 3 hojas de acanto en rilieve. Se supone que remonta a la tradición islámica por su forma de bublo que recuerda las mezquitas islámicas. En las últimas décadas ha tomado la forma de una piña, donde la superficie no es completamente lisa pero recuedra, de hecho, una piña. Se ponían sobre los balcones de los palacios señoriales para expulsar el diablo y/o indicar bienestar económico de la famiglia. El pumo tradicional tiene el color verde y amarillo-ocre aunque algunos estén pintados con motivos floreales y vegetales.

Realizado por:

Mameli Aurora                                                                                                                                                                        Prete Chiara