La Sagra della Polpetta 2012

LE DEGUSTAZIONI DELLA SETTIMA EDIZIONE

Le novità della sagra della polpetta. Anche la settima edizione racconta le tradizioni culinarie.

La cucina grottagliese lega tutti i suoi abitanti per amarla e far conoscere le proprie ricette nel territorio circostante.

La tradizione racconta come un insieme di ingredienti possa creare un sapore. Il sapore è il gusto che noi sentiamo sul nostro palato e ci sazia di prelibatezza.

Il classico impasto di carni miste macinata condito con prezzemolo, formaggio, sale e pepe, fritte nell’olio e le polpette al sugo, con l’impasto di carne di cavallo macinata, uova, formaggio, soffritte nell’olio fino alla doratura in tutte le sue partie successivamente cotte insieme alla salsa di pomodoro.

Non resta che assaggiare queste degustazioni, simili nella loro preparazione ma diversi per gusto. Potrebbe rievocare momenti del passato o semplicemente richiamare l’ambiente familiare di tutti i giorni in un luogo completamente diverso. Ed è proprio la diversità che rende buono quello che mangiamo o facciamo e noi dello staff della sagra della polpetta, abbiamo creato per tutti i partecipanti quello che è sempre stato un vostro desiderio.

Nelle giornate del 27-28-29 luglio 2012.

Quest’anno parteciperemo anche noi, Pro Loco di Grottaglie e saremo lieti di collaborare con Antonio Santoro e tutto il suo staff, con le varie associazioni e con la Pro Loco di Crispiano, da sempre degni colleghi.

 

Lu Capasone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Ce se caminaru o figulinu?”

Da sempre nella lavorazione della ceramica grottagliese, questa domanda ha creato grande curiosità. Perché? Cosa significa?

L’argilla che veniva estratta dal sottosuolo grottagliese, era tipicamente nota come: l’argilla con il nervo. Questa caratteristica permetteva e garantiva, la riuscita del capasone e di tutta la stoviglia dedicata alla conservazione dell’acqua, quanto del vino.

Il capasone, è Grottaglie.

Creato interamente a mano, uno dei manufatti più grandi realizzati dalle mani maestre dei “caminari” grottagliesi. Varie sono le ipotesi fatte, e a volte smentite, sul vero significato del termine “caminaru”.

C’è chi l’associa alle canne fumaie, che imperiose spuntavano del Quartiere delle Ceramiche, dalle quali usciva un fumo nero e denso, dovuto alla cottura degli oggetti ceramici nei forni a muratura.

C’è chi, ha azzardato, associando al passo da tenere ai torni vecchi, per farli girare.

Un tempo la bottega del maestro ceramista, era divisa in precisi spazi e compiti. Ognuno aveva il suo compito.

Quello del “caminaro” era il più importante, perché? La lavorazione dell’argilla, a Grottaglie, si venne a creare per necessità, per l’igiene personale, per conservare i cibi. La famosa “stoviglia di ceramica”. Quindi “lu caminaru”, acquisiva un prestigio alto, perché senza la sua grande esperienza questi oggetti non sarebbero mai stai creati.

Successivamente si pensò ad una decorazione, chiamata “lu scherzettu”. Le famiglie erano povere, non potendo permettersi particolari tipi di decorazioni, allora al garzone della bottega, in cambio di ” ‘na nucculecchia” ( un soldino, una caramella), si chiedeva di fare uan decorazione, priva d’importanza, uno scherzetto.

Lu capasone, al giorno d’oggi rimane pieno di fascino, infatti, chi ha avuto al fortuna di averlo in eredità dai nonni, lo tiene stretto, perché è difficile (visti anche i costi) realizzarlo.

 

La pagina informativa della Presidente Francesca Frisa

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I Riti Dionisiaci nella Magna Grecia

L’Associazione Turistica Pro Loco Grottaglie è lieta di presentare, giorno 15 giugno 2012 alle ore 20.00 presso il Castello Episcopio di Grottaglie,“I Riti Dionisiaci nella Magna Grecia” con l’atteso intervento del prof. Piero Massafra.

La serata prende spunto da una famosa, quanto originale, mostra intitolata “La vigna di Dionisio. Arte e culti dionisiaci a Taranto e in Magna Grecia”.

Da questa mostra è nato un libro, il quale porta lo stesso titolo.

La mostra, del prof. Massafra, dopo un anno ha da poco concluso il suo percorso alla Sovraintendenza regionale, a Bari nel Palazzo Simi.

Protagonista per eccellenza del volume e della mostra è il VINO, che originò Dioniso, romanamente detto Bacco, una divinità “affettuosa” dell’antico Olimpo.

Il vino, metafora della vita e della sua continuità, del piacere, della libera espressione dell’eros, dei sensi.

La serata sarà allietata, oltre dalle narrazioni del prof. Massafra, da un’interessante mostra fotografica. Qualche scatto che rappresenti quanto il tema di Dionisio, nominato Bacco dai romani, sia ancora oggi contemporaneo.

Oltre alle foto, il noto ceramista Cosimo Vestita, esporrà manufatti in ceramica, riproduzioni fedeli di ciò che un tempo erano gli oggetti usati nei baccanali.

FanySposa, di A. Fanigliulo, vestirà due damigelle, “vessali”.

Seguirà convivio, a cura dei F.lli De Angelis.

Le onde dell'anima

Presentazione del libro “Le onde dell’anima”

Si è svolta con successo la presentazione del libro “Le onde dell’anima” di Gaetano Renna, giorno 18 maggio.
Una serata piena di sorprese ed emozioni.
La location ha giocato il suo ruolo fondamentale, l’Auditorium della banca Bcc San Marzano di San Giuseppe, ha colpito per i suoi colori e la sua eleganza minimale.
Le onde dell'animaAlla serata sono intervenuti la dottoressa Anna Annicchiarico, psicologa del Cim, che con la sua padronanza di linguaggio ha analizzato il libro riuscendo a scovare emozioni nascoste, non visibili a molti. L’assessore Anna Ballo, assessore al Turismo, Associazionismo, Politiche Giovanili, è intervenuta apprezzando tanto il libro quanto la voglia di fare dellla Pro Loco, da sempre vicina ai giovani. Nella trama del libro si parla di Marco, giovane allievo della Marina Militare di Taranto e papà di Mimmo il bambino, di Gino maresciallo in pensione della Marina Militare, per questo sono stati invitati due Capitani di 2° della Maristaer di Grottaglie, Martiniani e Santoro. Erano presenti inoltre vari esponenti delle associazioni di Grottaglie e di Taranto, tra cui Vanni Taranto presidente di Assoartisti, il quale ha fatto un intervento davvero molto importante.
Interessante il dibattito che è nato dopo la presentazione, persone attente e non annoiate, persone che hanno capito la genuinità di Gaetano Renna sia come persona che come autore, o meglio, porta voce di una realtà tarantina martoriata dall’inquinamento, tanto vicina a Grottaglie ma, allo stesso tempo, distante e sconosciuta.
Il libro ha toccato le corde nascoste dei sentimenti, dei ricordi, di S. Cecilia e le sue “pettole”, della solidarietà tra vicini di casa, la semplicità dell’alimentare rionale.
Le onde dell'anima
La serata si è conclusa con la degustazione di vini e prodotti tipici locali, a cura dei Fratelli De Angelis.
Insomma, un successo inaspettato sia per l’autore Gaetano Renna che per tutto lo staff della Pro Loco di Grottaglie.