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Antonio Marinaro (senior)

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NOME: Antonio

COGNOME: Marinaro (senior)

LUOGO E DATA DI NASCITA: fine del XV secolo, Grottaglie

PROFESSIONE: teologo

VITA: Nacque sul cadere del XV secolo ed entrò nell’Ordine dei “Carmelitani”, introdotti a Grottaglie nel 1505 per opera del sacerdote D. Romano De Romano. Nel convento grottagliese egli indossò il saio e passò poi ad insegnare teologia nei collegi dell’Ordine a Venezia, Roma e Napoli.

 Nel 1548, era professore di teologia presso l’Università di Roma. Precedentemente, nel 1542, aveva fondato il convento di Bari. Per la sua profonda dottrina, specie nella sacra scrittura, per il talento nell’arte oratoria, per la prudenza e le elette virtù, ascese alle cariche più importanti dell’Ordine: visitatore apostolico in Sicilia, Provinciale perpetuo di Puglia dal 1539 al 1568 (anno in cui rinunciò), procuratore generale. In tale veste partecipò al concilio tridentino, ove si distinse per il valore teologico. Pronunziò infatti tre discorsi ai Padri conciliari, con somma soddisfazione di tutti. Il primo (20 dicembre 1545) trattava della insufficienza della legge mosaica e della necessaria fede in Cristo; il secondo (4 aprile 1546) riguardava la necessità delle opere buone; il terzo fu recitato qualche anno dopo, ma non se ne conosce il contenuto. I primi due discorsi vennero stampati e inseriti nelle raccolte degli atti conciliari.

Si tratta indubbiamente di un personaggio di primo piano della cultura religiosa cinquecentesca, da collocarsi meritevolmente tra i grottagliesi più insigni.