I ricordi della Quaremma.

 

In collaborazione con gli studenti, 4^C Scientifico, nel progetto dell’alternanza scuola-lavoro si è svolta una ricerca sul territorio (individuazione delle Quaremme nel centro storico, produzione del materiale fotografico, video-interviste).

Cos’è la Quaremma?

Il termine ”Quaremma” deriva dal francese ”Careme” che vuol dire Quaresima.

 La Quaremma è una tradizione radicata anche e non solo a Grottaglie. E’ una bambola realizzata con una struttura in ferro impagliata, appesa tra un balcone e l’altro. Somiglia a una vecchia donna, tipica della nostra terra e porta sul capo un fazzoletto nero, il grembiule ‘‘lu sunale”, lo scialle sulle spalle, un abbigliamento tipico delle massaie lavoratrici.

La Quaremma viene esposta il Mercoledì delle Ceneri, infatti l’anziana donna è a lutto, denutrita, sgraziata e con un aspetto macabro.

E’ a lutto a causa della morte del marito, il Carnevale, il quale nei suoi ultimi giorni di vita ha sperperato tutti i suoi averi lasciando la vecchia donna nella totale miseria. Così la Quaremma per colmare i debiti economici del marito è costretta a lavorare. 

I SIMBOLI DELLA QUAREMMA.

  1. Fuso e conocchia,  che rappresentano la laboriosità e lo scorrere del tempo.
  2. ”La cucchiara” o altri suppellettili usati nel lavoro domestico.
  3. Sette taralli, che simboleggiano le 7 settimane mancanti alla Pasqua di Resurrezione. 
  4. Vino o aceto 
  5. Arancia, ”na marancia amara”, nella quale sono infilzate 7 penne di gallina, che anch’esse rappresentano le 7 settimane prima della Pasqua e ne sarà tolta una a settimana.

Nella tradizione era caratterizzato dal digiuno e dalla penitenza e non bisognava mangiare nè carne, nè suoi derivati. Per i più poveri non era un problema dato che non potevano permettesi tali alimenti ogni giorno, ma per i più benestanti bastava versare una tassa alla Chiesa per poter consumare la carne e i suoi derivati. Si racconta che un prete non avendo a disposizione il pesce da benedire, dovette benedire la carne per poter far mangiare. Dunque la Quaremma rappresenta il sacrificio del Cristianesimo.

Altre rinunce riguardavano i matrimoni, o i banchetti e tutto ciò che riguardava il festeggiare.

La Quaremma muore il Sabato Santo, bruciata da un fuoco purificatore che simboleggiava la rinascita in vista della Pasqua ponendo fine al periodo di sofferenza e sacrifici