I Palazzotti di Grottaglie
PALAZZO COMETA
Con impianto a sviluppo sincronico, facciata pentacellulare e un elegante giardino padronale nella corte interna, è Palazzo Cometa (anticamente Maggiulli ) databile con precisione al 1603.
PALAZZO ETTORRE
Edificio che nasce da un raddoppiamento del corpo preesistente.
PALAZZO ORLANDO
Nella piazza principale (Regina Margherita) vi è Palazzo Orlando, databile a prima del 1646 grazie al ritrovamento dello stemma su di una parete appartenente ad un ampliamento di tale periodo. L’impianto di tale costruzione ricalca la logica dei palazzi dell’epoca: al piano terra erano localizzati i depositi e le stalle, raggiungibili direttamente dall’abitazione signorile, sempre posta al primo piano, nell’appartamento nobile, dove troviamo un ambiente doppio rispetto alle cellule normali.
PALAZZO PIGNATELLI
Su via Mastropaolo si affaccia il Palazzo Pignatelli (sec. XVII), sede di una delle famiglie più cospicue di Grottaglie.
PALAZZO DEL SECONDOGENITO O URSELLI
Di fronte al monastero di S. Chiara è il palazzo del Secondogenito, già appartenuto alla famiglia Cicinelli e attualmente noto come Palazzo Urselli; risale al secolo XVII.
Presenta una semplice facciata e un interessante cortile adiacente al portone di ingresso dall’aspetto tipicamente spagnolo, e ciò conformemente alla dominazione che si ebbe a Grottaglie in quel periodo.
PALAZZO BLASI
Palazzo Blasi presenta una facciata barocca, anche se molti sono gli elementi posteriori all’impianto originario. Una notazione importante: l’ingresso non viene posto sulla strada principale (simmetricamente rispetto alla facciata), ma è sacrificato sull’angolo della strada trasversale, per renderlo visibile dalla vicina piazza.
PALAZZO DEI PRINCIPI CICINELLI
Il palazzo fu costruito nella piazza principale dalla nobile casata napoletana nella seconda metà del secolo XVII. E’ un monumento deturpato sia perché trascurato in seguito all’abbandono dei proprietari per l’abolizione della feudalità; sia per i vari riadattamenti subiti.
Il prospetto è stato rifatto e stravolto nel secolo scorso per cancellare il ricordo feudale.
Nelle lunette dell’atrio si possono ancora vedere alcuni affreschi con scene e personaggi collegati alla famiglia dei feudatari.