La Corte dei Sapori
via Albert Einstein n. 37
74023 Grottaglie (Ta)
Giorno chiusura: mercoledì
Orario di apertura: 19:00
Tel: 0995612425
Su Trip Advisor
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74023 Grottaglie (Ta)
Giorno chiusura: mercoledì
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-Feste dedicate a San Francesco di Paola nei mesi di Giugno e Settembre.
-Festa della Madonna di Mutata: la prima domenica successiva alla Pasqua.
-Festa di San Ciro. Santo patrono della città di Grottaglie, che si festeggia il 31 Gennaio con tre solenni processioni penitenziali ( a piedi scalzi), due delle quali per il trasporto della statua del Santo dalla Chiesa di San Francesco di Paola alla Chiesa Madre la domenica che precede il 31 Gennaio, e nel percorso inverso la domenica che segue suddetta data. Nel giorno dedicato al santo patrono, invece, la processione più importante si snoda nel centro storico e per le vie principali della città con accompagnamento musicale;la statua del Santo viene portata anche tra gli ammalati in ospedale, mentre i fedeli aspettano pregando in coro nel piazzale sottostante. Vengono inoltre preparate due enormi pire (foc’re), fatte con sarmenti penitenziali di vite e fascine di ulivo; la più grande nella piazza dedicata al Santo viene accesa la sera del 30 ed il fuoco arde per tutta la notte; la seconda, allestita in uno spiazzo,piazzale S.Elia, vicino al presidio ospedaliero, viene accesa la domenica successiva, al rientro della statua nella sua abituale dimora
-Caratteristica è la processione con incappucciati (bùbble-bùbble), del venerdì Santo.
-Festa di San Francesco De Geronimo: prima settimana di settembre.
-Festa di Santa Maria in Campitelli: prima settimana di settembre.
Una perdita gravissima è stata in questi anni quella della chiesa dei Cappuccini, o di S. Antonio, avvenuta in seguito all’abbandono dell’Ospizio della Mendicità da parte delle Suor Servite: quello che era un edificio dignitoso e carico di storia è divenuto un ricettacolo di immondizie e vandalismo.
Il grandioso complesso conventuale del secolo XVI domina sempre più mestamente la gravina del Fullonese e, purtroppo, pochi reperti sono stati messi in salvo nel vicino convento dei Paolotti, come le tre grandi e magnifiche tele della chiesa appartenenti al secolo XVII.
IL SETTORE AGRICOLO
IL SETTORE INDUSTRIALE
Eretto di fronte alla chiesa del Carmine attorno alla metà del XVI per accogliere i confratelli del pio sodalizio carmelitano, l’oratorio si compone di un’aula principale adibita a cappella e per le riunioni dei confratelli, e di piccoli locali annessi.
Fino a qualche anno fa era impreziosita da un buon numero di tele, alcune di pregio, vandalicamente asportate.
Di un certo interesse all’angolo esterno il gruppo lapideo raffigurante la Vergine del carmelo, realizzato nel secolo XVI.
Questo elegante oratorio, sito in piazza Regina Margherita, a sinistra della chiesa Madre, apparteneva in origine alla Congrega dei Chierici cui si aggregò poi la confraternita del Purgatorio. Insieme i due sodalizi trasformarono nel 1672 una casa già appartenuta a D, Marcantonio Pignatelli nella cappella attuale.
E’ posto al piano superiore dell’antica casa e vi si accede con una scala che immette in una elegante soggetta a tre arcate e con artistica balaustra. L’aula centrale è stata di recente restaurata e costituisce un bell’esempio di arte del Sei-Settecento.
Nei locali annessi si conservano le statue dei Misteri che vengono portate in processione il venerdì santo. Sono cinque simulacri di cartapesta raffiguranti il Cristo nell’orto, coronato di spine, flagellato alla colonna, che cade sotto il peso della croce, e sulla croce; le due statue lignee del Cristo Morto e dell’Addolorata.
Le prime cinque appartengono probabilmente alla prima metà del secolo XIX o alla fine del Settecento; le altre due sono certamente più antiche.
Venne costruito nel 1559 dai confratelli della congrega del Sacramento che già esisteva nella chiesa madre fin dal 1550 e per quelli della confraternita del Salvatore.
Questo antico edificio poggia sui locali del vecchio ospedale di San Francesco d’Assisi adiacente alla chiesa madre; versa purtroppo in un preoccupante stato di degrado.
La mirabile cappella del sacramento della chiesa madre venne edificata e abbellita nella metà del Settecento a spese dell’omonima congrega.