Grazie 2017!

Che la luce del nuovo anno entri nelle case di tutti e porti pace, serenità e amore!

Ringraziamo in particolare:

tutti i soci, l’UNPLI Puglia e il Distretto Taranto UNPLI, all’UNPLI Nazionale, l’Amministrazione Comunale, le associazioni, le scuole pubbliche e private, le attività e gli esercenti che ci hanno supportato per il nostro operato, senza i quali non avremmo potuto raggiungere gli alti obiettivi posti; grazie a chi sceglie la Pro Loco Grottaglie per conoscere il nostro paese, grazie ai 5.524 followers nella Pagina Facebook, ai 477 su Instangram alle 119.313 persone che visitano il nostro sito (quando si sceglie la competenza e la preparazione).

Siamo pronti a vivere il 2018 con il bagaglio di eventi, corsi, mostre, seminari e formazione che ci distinguono.

Come simbolo augurale abbiamo scelto il PUMO

un bocciolo di fiore d’acanto circondato da tre foglie. Simboleggia la primavera e la rinascita della natura, energia vitale e rinnovamento. Idoneo a celebrare tutte le occasioni in cui si desidera augurare il buon inizio di qualcosa a qualcuno.  A Grottaglie ogni famiglia ne possiede uno, è lo stesso oggetto che si trova agli angoli dei balconi di Grottaglie a scopo decorativo.

Che sia un 2018 pieno… di Pumi!

 

 

 

Etimologia della parola Pro Loco

 

PRO
Pro <prò> prep. lat. – Per, in favore di, a vantaggio di, in difesa di. Coniato, ora con tutte le parole latine, ora con parole italiane: Pro Loco, Pro Patria, Pro Cultura, Pro Infanzia ecc.
LOCO

Loco. – Ablativo lat. locus <luogo>, usato nelle locuz.: in loco <sul luogo stesso, sul posto>

 

Unendo i termini, sopracitati, Pro Loco è un’associazione no profit che ha come obiettivo ultimo la sponsorizzazione del territorio tramite l’esaltazione dei beni culturali, enogastronomici e immateriali appartenenti al luogo dove esso si trova. Tale associazione, oltre alla sponsorizzazione turistica, è legalmente riconosciuta nella formazione pubblica e privata.

ERRORI FREQUENTI: Il termine Pro Loco spesso è citato Proloco o ProLoco, in realtà tale termine si scrive STACCATO e con entrambi i termini con la LETTERA MAIUSCOLA.
Per non cadere nell’ignoranza, delle volte, è meglio acculturarsi per non cadere nei falsi miti.

Scoprendo Paolo Finoglio

“Paolo Domenico Finoglia nasce ad Orta d’Atella (Napoli) nel 1590, ebbe una formazione napoletana sotto la direzione di Battistello Caracciolo”. Così comincia la biografia dell’artista dal biografo contemporaneo Bernardo De Dominici*. In realtà i recenti documenti d’archivio e le opere stesse hanno dato l’opportunità agli storici d’arte di  apprendere che l’artista in realtà non si fosse mai firmato con nome Finoglia ma Finoglio o, nella moda del tempo, col cognome latinizzato <<Finolius>>. Paolo ha lavorato presso la Certosa di San Martino realizzando le lunette e la Sala Capitolare di medesima Certosa, si ipotizza che l’artista abbia conosciuto, durante il suo soggiorno napoletano fra il 1606 e il 1610, Caravaggio apprendendo da quest’ultimo le novità artistiche**.
Finoglio si sposerà con una nobildonna Lecce, tale Rosa Lolli, e insieme all’atto di matrimonio viene testimoniata il battesimo di uno dei due figli nel 1619. Esso avrà committenze tra Napoli e Conversano, proprio a Conversano il maggiore committente saranno gli Acquaviva d’Aragona***. Non si hanno certezza su come l’opera oggi presente all’interno della chiesa del Carmine, attribuita a Paolo Finoglio e bottega, sia finita proprio a Grottaglie.
Ed è proprio all’interno della chiesa su citata che troviamo un’opera del pittore di formazione napoletana; l’opera presente è Apparizione della Vergine col Bambino a sGaetano****.
Il titolo presenta il nome del Santo (Gaetano), molto caro ai napoletani e a Napoli stessa, numerosi storici d’arte si dibattono sul perché questa opera sia presente nella nostra cittadina, una delle più plausibili è che essa era destinata a una chiesa napoletana ma che Paolo, durante il suo soggiorno in Puglia, lo abbia donato o lasciato a una Confraternita.

*De Dominici 1742-45, III, pp. 115-116.
**P. L. de Castris, “Il giovane Finoglio” in “Paolo Finoglio e il suo tempo”, Electa Napoli p.33.
***M. D’Elia, “Paolo Finoglio a Conversano: la committenza Acquaviva” in “Paolo Finoglio e il suo tempo”, Electa Napoli p. 53.
**** http://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-finoglio_(Dizionario-Biografico)/

Seguici su Instagram

Da oggi è possibile essere sempre informati sui nostri eventi e servizi seguendoci sulla pagina Instagram .

Seguendoci potreste partecipare ai nostri contest e potreste inviarci le vostre foto permettendo così di promuovere il nostro territorio e la nostra tradizione

Follow us

Finestre sul cielo

I trafori non necessariamente erano destinati a sculture o gruppi scultorei, in alcuni casi è evidente che in essi non fossero previsti. Le trasparenze, in alcuni casi anche di modeste dimensioni, sono presenti anche negli esterni come nelle facciate. Le ragioni della loro presenza, di un vuoto, come cornici di un quadro, rendono le facciate impermeabili*. Il motivo del traforo è presente anche nel fastigio, nella parte terminale della facciata.
A Grottaglie ad l’esempio l’oratorio dei Chierici (dove nel 1672 si aggrega la Confraternita del Purgatorio) è caratterizzato da una elegante facciata con loggia a tre arcate, affiancata da un finestrone “a lire” e un’apertura (quasi) ottagonale del XVIII secolo che incornicia il cielo**.

 

 

*V. Cazzato, Arcoscenici barocchi: trafori e trasparenze nel barocco di Puglia, in Kronos (2013), p.301.
**Ivi pp. 302-303